NAPOLI 1799, l’occasione persa

(risposta al professore Gennaro De Crescenzo)

Premetto che non voglio rinnegare la mia meridionalità ed il fatto che l’occupazione del Regno delle due Sicilia non sia stato il risultato di una guerra di liberazione ma bensì di una guerra di colonizzazione intrapresa dalla peggiore dinastia d’Italia appoggiata dalle massoneria che all’epoca aveva il proprio centro di Potere nel Regno Unito e rappresentanti, come Cavour e Garibaldi, nel Regno di Sardegna

Gennaio 1799 , campi disseminati dei cadaveri di circa 3000 lazzaroni che avevano combattuto per i Borboni contro la discesa dei Francesi e dei loro ideali rivoluzionari illuministici che già paventavano una repubblica al posto di una monarchia assoluta e scellerata che governava in uno degli Stati più ricchi d’Europa ma in cui la ricchezza era veramente nelle mani di pochi e i privilegi riservati quasi esclusivamente al clero.

Massimo rispetto per quei Lazzaroni morti, e che è giusto ricordare, come è giusto ricordare tutti caduti che si sono battuti per un ideale condivisibile o meno, ma nel 1799 si è persa un’ occasione storica, la possibilità di essere precursori di uno Stato Unitario libero dal giogo delle poche case reali che si spartivano il mondo salvo poi litigare tra di loro per soddisfare la loro sete di potere: Gli Asburgo in Austria, Gli Hannover (casato austro germanico) nel Regno Unito, i Borboni di Francia e quelli di Spagna oltre quelli di Napoli, i montanari di casa Savoia, tutti imparentati tra di loro, padroni dell’Europa e pronti al tradimento pur di salvare la loro fetta di potere, affiancati dai lazzaroni, ricchi solo del loro entusiasmo e della loro ignoranza arricchita quotidianamente dall’indottrinamento dei prelati si convincevano sempre più che le idee della rivoluzione, legate ai concetti di libertà e uguaglianza, fossero opera del demonio. Mi ricordano oggi questi Lazzaroni, i seguaci di certi dirigenti politici attuali lontanissimi dai valori di libertà e democrazia; Come era possibile che un povero contadino avesse gli stessi diritti di un principe e che un lazzarone potesse mai pensare di controbattere alle parole di un prete? Non sia mai, peccato mortale ed opera del Demonio! Non mi risulta che i lazzaroni abbiano mai portato nuove idee , le loro non sono mai state rivoluzioni ma rivolte che mai si sono conciliate con la forza delle idee e che sono sempre miseramente fallite come quella di Masaniello messo a morte perché mai potè essere difeso dai lumi della ragione perché solo lo spinse ad agire il desiderio di potere e la volontà di sostituirsi ai potenti divenendo lui stesso carnefice di se stesso. Nel 1799 la più bella gioventù napoletana, uomini di lettere, giuristi, medici,intellettuali appoggiarono gli ideali repubblicani che purtroppo non furono perseguiti dagli stessi Francesi, nonostante le belle parole, che con il generale Championnet governarono Napoli anch’essi da conquistatori piuttosto che da alleati , evitando che le radici repubblicane potessero trovare presa in un terreno certamente fertile ma non sufficientemente irrigato per trasformarsi in solidi alberi di lbertà, incoraggiando anzi il rimpianto ed il ritorno di un re sanguinario che non diede mai prova di coraggio e che nel momento in cui avrebbe dovuto difendere il regno si era rifugiato sulla nave di Nelson che lo condusse in Sicilia e nel momento della conciliazione si mostrò vendicativo e sanguinario impiccando tutti i suoi avversari politici senza pietà creando i martiri della Rivoluzione Napoletana tra cui Mario Pagano, Pimentel Fonseca e Gennaro Serra di Cassano figliolo del Principe Serra di Cassano, amico intimo di Ferdinando IV poi divenuto I, che per protestare contro il Borbone chiuse l’ingrosso principale del suo palazzo a Napoli ,quartiere di Pizzofalcone, senza più riaprierlo neanche ai giorni d’oggi.

Autore: dauphin72000

Un po' poeta,un po' navigatore, un po' viaggiatore, molto legato alla mia terra e alla sua storia, con uno stato dell'animo che è perennemente presente....la napoletanità.

1 commento su “NAPOLI 1799, l’occasione persa”

  1. Ammirazione infinita per i martiri del ’99, ma erano completamente avulsi dalla realta’”effettuale”. La condanna senza appello è per la reazione sanfedista, per il comportamento dei Francesi , per il disonorevole comportamento di Nelson. P.S. . Il portone è stato riaperto , mi sembra nel 1999, dopo che la Corona inglese ha chiesto scusa.

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