ICHNUSA l’isola dell’anima.

L’anima è uno stato dell’essere e Ichnusa ha rappresentato per tutti gli anni che io ci ho passato lo stato della mia anima: tranquillità, serenità, calore, amicizia, ed ora che l’ho lasciata la nostalgia mi abbraccia ogni qualvoltaa rivolgo lo sguardo verso sud , verso la mia adorata Sardegna o, per gli antichi, Ichnusa.

Ichnusa, l’orma di Giove (dal greco Ιχνθσσα, orma) perchè narra la leggenda che essa fu creata Zeus che schiaccio’ delle pietre sotto la pianta del suo piede dando all’isola l’attuale forma.

Vivere la Sardegna vuol dire essere in simbiosi con questa terra, conoscere le sue origini, la sua storia, la sua gente, rispettarla, non deturpando, la natura,le sue coste e il suo mare ma essere parte di essa.

La storia della Sardegna resta ancora misteriosa, ricca di costruzioni neolitiche, molto prossime a quelle dei Pitii, popolo protoceltico della Scozia, che condivideva con i sardi di 2000 anni fa, molte liturgie,tra cui la struttura matriarcale della Società: i Menhir i Dolmen e sopratutto quelle torri circolari note in Sardegna come Nuragi e in Pitia (l’attuale Scozia) come dan o Broch; inoltre nella lingua dei Pitii che non è assolutamente una lingua Indoeuropea il termine SARDAN indica torre sull’acqua che scorre

nuraghe sardo

Broch o Dan scozzese.

tomba dei giganti nei pressi di Arzachena

craigh na dun in Scozia

I Pitii in Sardegna arrivarono via mare, e presero possesso di quella terra: l’abitarono, la colonizzarono, la vissero, iniziarono ad introdurre alcune tradizioni della loro terra lontana, l’allevamento del bestiame , nuovi strumenti musicali fino a quando, essi figli dell’età del bronzo, non furono sopraffatti dai feroci e determinati popoli del mare che attorno al 1300 a.C, con le loro armi in ferro, anche se più piccoli di statura, sopraffecero e sostituirono i Pitii i quali, come mercenari, e noti come Sardhana, avevano servito anche nella guardia reale dei Faraoni d’Egitto; E che i protosardi fossero di corporatura piu grande dei Sardi dell’età classica è ben dimostrato dalle dimensioni degli spazi interni dei Nuraghi, sopratutto da quello di Barumini. I primi ad arrivare in Sardegna , fra i popoli del mare, furono i Fenici che sbarcarono a una quindicina di Km a sud di Cagliari, a Nora, che divenne città fenicia come dimostrata dalla stele ivi ritrovata.

STELE DI NORA

Dopo,i fenici ci furono i Cartaginesi che alla guida dal generale Amsicora, Sardo di nascita si opposero con tutte le forze alla conquista Romana, senza riuscirci e rimasero parte dell’impero Romano, fino al 470 dc; quando subirono l’invasione da parte dei Vandali d’Africa che regnarono per circa 80 anni fino a quando Giustiniano e Belisario non la riunirono all’impero Romano d’oriente.

Con l’inizio dell’espansione Islamica, verso il 700, e con l’occupazione della Sicilia da parte degli Arabi, divennero difficili i contatti con Bisanzio ed i Sardi si trovarono isolati e alla mercé delle scorrerie barbaresche. Fu dunque fatta di necessità virtú, ed i funzionari bizantini presenti nell’isola si organizzarono autonomamente, creando nell’isola quattro giudicati indipendenti,(Cagliari, Arborea, Logudoro e Gallura) governati da Giudici (iudikes), esperti funzionari regi bizantini, organizzati amministrativamente e socialmente in modo autonomo.

Nell’alto medioevo e con l’interesse per la Sardegna delle potenti repubbliche marinare di Genova e Pisa i Giudicati finirono per perdere la loro autonomia e la Sardegna segui le sorti dell’Europa intera e della repubblica di Genova sino al nuovo ordine post Napoleonica con l’assegnazione dell’ Isola ai Savoia che divennero i re di Sardegna. Il resto é attualità o quasi.

Launeddas e cornamuse sarde

Autore: dauphin72000

Un po' poeta,un po' navigatore, un po' viaggiatore, molto legato alla mia terra e alla sua storia, con uno stato dell'animo che è perennemente presente....la napoletanità.

2 pensieri riguardo “ICHNUSA l’isola dell’anima.”

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