Ci siamo svegliati come sempre di buon ora, preparando il nostro caffè napoletano con una caffettiera recuperata ad una “Brocante” locale da una giovane signora che, trovatala a casa del nonno, l’aveva messa in vendita senza sapere a cosa servisse.
Ci aggiorniamo con le notizie del mondo, cerchiamo di capirne qualcosa in più della Corea del Nord e della Siria, ma a noi gente comune, non ci faranno mai conoscere la realtà, apprendiamo con stupore la vittoria delle streghe sannite a casa del diavolo rossonero e ci apprestiamo ad andare al circolo canottieri per la remata settimanale nella baia di Menton sotto un sole che sembra già quello di Giugno.
Ma la testa, i pensieri non sono esattamente con me ma più avanti nella giornata, a questa sera, alla partita delle partite, allo Juventus Stadium, dove il Napoli dovrà tentare l’ennesima impresa di questo campionato, novello Davide contro Golia, lanciare le pietre con i suoi frombolieri per abbattere la superdotata vecchia (per dire) signora.
Certamente ci son cose ben più importanti a cui dover pensare e razionalmente una partita di football non dovrebbe occupare che uno spazio infinitesimale nella testa di un individuo; ma questa è un’analisi razionale in un campo che fa dell’irrazionale la propria fortuna e che trasforma tranquilli professionisti in terribili hooligans e che induce un Cardinale Arcivescovo a dirsi certo della presenza di un Santo allo stadio per ammosciare le zebre e donare ardore ai ciucciarielli ma sono spesso queste cose che ci donano quelle emozioni di cui abbiamo bisogno per godere del piacere della vita e delle piccole cose. In bocca al lupo ragazzi