GIUSTIZIA E DIRITTO

(perchè il Dott. Mastrandrea pensando di essere giusto( forse) ha calpestato il diritto

Parlando del giudice sportivo e della decisione presa sulla partita Juventus Napoli è difficile pensare che un magistrato esperto come il dott. Mastrandrea abbia potuto partorire una schifezza simile, piena di contraddizioni e incoerenza che è parecchio lontana dai principi del diritto che vigono in Italia, paese del quale mi pare faccia parte anche la FIGC che con le sue norme e regolamenti non può contrastare le norme Statali, ma armonicamente adeguarsi rispettandone le gerarchie. Un semplice studente di diritto di ragioneria, senza scomodare universitari, avvocati, magistrati ed altro capirebbe tranquillamente che il famoso protocollo FIGC non può essere anteposto ad una qualsiasi legge dello Stato, ricoprendo l’ultimo posto nella gerarchia delle fonti: per esser chiari qualsiasi sgangherato provvedimento della più sgangherata ASL d’Italia vale più di quel pezzo di carta tant’è che ad un certo punto il documento di cui parliamo recita: fatte salve le prerogative (che discendono dalla Costituzione, fonte massima) delle autorità regionali e locali in materia di sanità.

Il dott. Mastrandrea più che decidere secondo diritto si è esercitato processando quelle che a suo dire (perchè non può saperlo) erano le intenzioni della SSC Napoli ignorando che il nostro ordinamento si basa su diritto positivo, cioè su leggi e procedure scritte che prevedono di giudicare su fatti e documenti e non sulle sensazioni. Se io penso che Tizio è un delinquente e non ne ho nulla che lo dimostri, non lo posso condannare.

Inoltre le motivazioni della decisioni di Mastrandrea iniziano con un assunto assolutamente condivisibile quando lo stesso giudice afferma che gli atti e provvedimenti delle autorità statali e territoriali in materia di sanità sono precluse alle sue valutazioni ma poi si perde e si accattorcia quando entra nel merito della portata precettiva e prescrittiva delle note delle ASL napoletane e della regione Campania.

La contraddizione è evidente quando poi il giudice afferma che le note del sabato apparivano compatibili con il protocollo FIGC e consentivano quindi la partenza per Torino mentre non era che la PEC della domenica alle ore 14 circa che vietava chiaramente alla squadra di lasciare il proprio domicilio.

“Dott. Mastrandrea, come è possibile che un provvedimento esplicativo e confermativo di un divieto possa avere più forza dello stesso divieto? come può biasimare il comportamento di un soggetto che già certo di una prescrizione si rivolge ad un’autorità statale per far giungere i chiarimenti ad un suo interlocutore con la capoccia dura? (la lega calcio) E’ come quando cerco di far capire la regola del fuori gioco ad un amico che non ci arriva e gli mostro il regolamento e alla fine questo capisce.(la lega calcio ha continuato a non capire)…ma la regola del fuori gioco esisteva a prescindere… Cosi la prescrizione prescrittiva e precettiva esisteva a prescindere caro Mastrandrea”

Facciamo finta per un momento e ribadisco fingiamo che il giudice abbia avuto ragione dicendo che il Napoli aveva già intenzione di non partire e che se la risposta interpretativa della regione fosse stata per la partenza non avrebbe più potuto organizzare la partenza ( La negazione del diritto è farlo con i se con i ma e le forme dubitative ma tant’è) ,: la partita era alle 20 45, Un aereo sarebbe potuto partire alle 16 30 essere alle 18 a Torino alle 20 allo Stadio; Caro giudice si basi sulle carte non sulle sue ipotesi o intenzioni fantasiose la prossima volta, farà una migliore figura.

Inoltre mi soffermo sul concetto di Forza maggiore che è poi l’esimente a cui la SSC NAPOLI si appella, La forza maggiore è un impedimento oggettivo che esiste dal momento che esiste la norma : vis maior cui resisti non potest della serie che se i calciatori del Napoli non sottostavano , per dirla terra terra, potevano andare in galera…..

Un ultima cosa che ai più è sfuggita: è vero, la Juventus FC non si è costituita in giudizio tanto era già ben rappresentata, si legge infatti in premessa alle motivazioni: viste le memorie presentate dalla SSC Napoli nonchè dalla lega calcio…..

Meditate gente meditate…

Pasquale Tommasino

Contrammiraglio Marina Militare della Riserva

già Capo Ufficio Giustizia e Disciplina del CMMA Sardegna.

Autore: dauphin72000

Un po' poeta,un po' navigatore, un po' viaggiatore, molto legato alla mia terra e alla sua storia, con uno stato dell'animo che è perennemente presente....la napoletanità.

1 commento su “GIUSTIZIA E DIRITTO”

  1. Esame minuzioso, preciso ed inconfutabile sulla decisione presa dal Giudice Mastandrea.
    L’unica cosa da precisare è in relazione alla meraviglia che un Giudice esperto come Mastandrea abbia potuto partorire un simile ” obbobbrio”.
    Il Contrammiraglio Tommaso o, probabilmente per ragioni di brevità non ha voluto ricordare che il Giudice Mastandrea si è comportato né più è né meno, come tanti (politici ect) nella storia d’Italia, da servo e lecchino degli Agnelli (sarebbe stato più consono se si fossero chiamati Lupi famelici o Iene,) che da sempre hanno succhiato il sangue dallo stato con la minaccia di licenziamenti dalla loro azienda e dislocazione delle stesse (che comunque hanno fatto ugualmente).
    Sarebbe il momento che tutti gli italiani onesti si ribelli o alla prepotenza di questi scrocconi, coca… e dei loro sgherri e servi.

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