PROCIDA,l’isola che puo’

Non voglio annoiare il lettore ed essere pedissequo petulante noioso ecc..ecc. né parlare ex cathedra ma come un napoletano nel cuore e nell’animo amante della bella Procida che da anni mi accoglie e mi ospita, proteggendomi, fatte le dovute eccezioni dei mesi estivi, dal caos tormentato della città, conciliandomi meditazioni e pensieri rivolti verso un umanesimo sempre più carente ai giorni d’oggi.

Leggevo ieri un giornale, e riflettevo sul fatto che a Parigi pensano di proibire dal 2030 la circolazione delle auto a benzina.

Spunto di riflessione:- a Parigi dal 2030? E perché non a Procida nell’imminente? Si proprio Procida perché non riesco ad individuare altro posto più idoneo di quello dell’isola di Arturo per iniziare in concreto a tutelare la salute di noi, miseri mortali, costringendoci ad una mobilità non inquinante ed ecologica : Si perché più passa il tempo e più mi rendo conto che una forma di masochismo incombe sul genere umano che per essere invogliato a far cose utili per se stesso, spesso deve esserne obbligato.

Eh si mica sono tanti quelli poi che accetterebbero di non utilizzare l’automobile ed usare il mezzo pubblico, con le scuse più varie ma anche spesso molto realistiche (vetustà e rumorosità dei mezzi, un atteggiamento spesso burbero degli operatori, scomodità.)

Iniziamo quindi dal servizio pubblico infatti per tutto c’è un inizio, basta avere chiaro nella testa da dove cominciare ed a Procida il servizio pubblico sarebbe la perfetta sperimentazione per una mobilità sopportabile e non inquinante, visto che sia le dimensioni dei bus che la lunghezza delle tratte non sono un ostacolo all’utilizzo della motorizzazione elettrica, come già avviene nei centri storici delle grandi città e L’isola, …… è tutta un centro storico; le dimensioni dell’isola, la lunghezza della rete viaria, la necessità di salvaguardare la quiete dei Procidani ,oltre al sapore dell’aria profumata agli agrumi e al gelsomino che si mescola alla salsedine mista alla brezza che proviene di borghi di Corricella e Marina grande, consentono e impongono di progredire e procedere lungo la strada della salvaguardia e dell’ecologia. Come fare, imporre nel prossimo bando di gara mezzi a propulsione elettrica o ibrida e investimenti nelle infrastrutture per creare stazioni di ricarica. Mica tanto difficile o no?

Pasquale Tommasino

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Autore: dauphin72000

Un po' poeta,un po' navigatore, un po' viaggiatore, molto legato alla mia terra e alla sua storia, con uno stato dell'animo che è perennemente presente....la napoletanità.

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