ANCORA SUL COVID 19

Ad epidemia conclamata mi ero permesso di scrivere alcune osservazioni sul coronavirus che ancora ci affligge ed insistendo nel definirmi solo un osservatore degli avvenimenti che si susseguono nel mondo ed un ascoltatore dei pareri di scienziati, critici e venditori di fumo, mi pongo alcuni quesiti affermando il mio non negazionismo o un mio assolutismo,rivendicando la mia appartenenza alla scuola DE CRESCIENZIANA e dichiarandomi indegno lettore del filosofo napoletano Luciano De crescenza che pone il dubbio a base della conoscenza umana; dunque consentitemi di arrivare alla conoscenza delle cose attraverso il dubbio nemico dell’assolutismo.

E tutto inizia l’inverno scorso quando l’epidemia fa in Italia circa 35.000 vittime su circa 200.000 casi, per arrivare all’attualità in cui ci sono più casi ma non malati, vale a dire persone che hanno qualche sintomo.

Si definisce malato colui che ha dei sintomi ma oggi i sintomatici rappresentano una percentuale abbastanza bassa dei positivi mentre ad inizio dell’epidemia erano tutti sintomatici e quindi malati.

Il 28 marzo in Italia furono testati 5986 casi, quasi tutti sintomatici, il 30 agosto 1365 casi di cui solo un centinaio di sintomatici, un numero addirittura più basso di quelli dei mesi di giugno quando fu deciso di riaprire il paese.

Questo non vuol dire che bisogna abbassare la guardia ma continuare ad essere prudenti, evitando sconsiderati assembramenti ,ma evitando allarmismi solo dannosi per le persone e l’economia del paese, ma se tanto mi da tanto vuol dire che a marzo c’erano circa 4000 malati al giorno ed oggi forse un solo un centinaio non identificando come malati gli asintomatici che potenzialmente restano comunque dei portatori sani.

Tanto premesso mi sembra di cogliere alcune similitudini tra il covid 19 e l’influenza spagnola.

La causa dell’influenza spagnola fu un virus H1 umano che si combinò ad un virus aviario N1 ee la causa principale delle morti fu una tempesta di citochine (una reazione eccessiva del sistema immunitario dell’organismo) cosi come si è verificata all’inizio per il COVID;

Inoltre un’altra similitudine è data dall’aggressività del contagio fra le due influenze per cui , a fronte di positivi sintomatici, gli ospedali, si sono saturati; oggi non tutti i portatotori di coronavirus sono ospedalizzati,trovandoci di fronte, per la maggior parte dei casi, a portatori sani i quali scovati singolarmente sono isolati al fine di arrestare il contagio.

Tutto questo cosa vuol dire? Siamo usciti dall’emergenza? Non ancora ma siamo sulla buona strada; l’osservazione delle pandemie passate, dello stesso tipo, ci mostra che essa normalmente si esaurisce , perdendo forza e carica virale dopo 12/18 mesi : La spagnola si è esaurita in due anni, (ma si usciva dalla guerra che aveva causato precarie condizioni igieniche)

La SARS o covid 1 si è esaurita dopo 18 mesi

E il covid 19 ? non possiamo saperlo con certezza, possiamo solo osservare che la carica virale si è ridotta e che i sintomatici rappresentano oggi meno del 10%dei positivi. Sembra che la SaRS1 si sia estinta perchè gli asintomatici non erano contagiosi, mentre quelli dell’attuale covid lo sono.

I primi casi di COVID-19 si sono palesati veso la fine del 2019 in Cina,e la malattia causata dal virus SARS-Cov-2: nel giro di pochi mesi è evoluta in una pandemia, infettando milioni di persone in tutto il mondo e uccidendo circa l’1% delle persone infette, rivelandosi molto più contagiosa ma apparentemente meno mortale rispetto al suo cugino la SARS 1 di quasi 20 anni fa.

Il vero problema sembra essere che il virus SARS-CoV-2 si diffonda anche attraverso soggetti a sintomatici per cui le classiche precauzioni sanitarie basate sull’isolamento dei malati, che hanno causato l’estinzione della Sars 1, sembrano essere meno efficaci per il momento.

Oggi accertato che gli asintomatici del covid 19 sono contagiosi,anche se in misura meno aggressiva rispetto ai malati, li si sta andando a cercare per isolarli ed impedire la trasmissione della malattia sperando che presto si possano verificare le condizioni per l’estinzione della stessa anche se al punto in cui siamo una sorta di terrorismo di Stato non ci libera dai timori e dalle paure che pare debbano lasciarci solo alla somministrazione di un vaccino a cui stanno lavorando una cinquantina di multinazionali e su cui sono stati investiti centinaia di milioni di euro.

È possibile che se le cose evolvono come tutti ci auguriamo, la SARS-CoV-2 si stabilizzerà nella popolazione umana, diventando un virus endemico come i suoi cugini coronavirus che ogni inverno ci causano il raffreddore non facendo quindi danni maggiori.

E’auspicabile la disponibilità di un vaccino sicuro ed efficace, sopratutto per evitare danni alle fasce di popolazione più debole, cosi come esistono vaccini per altre influenze, anche perchè alla luce di quanto precedentemente espresso, non sappiamo per quanto tempo dura l’immunità naturale, non si può ancora dire con certezza se la SARS-CoV-2 potrà mai esaurirsi anche se in Cina, sono tornati tutti ad una vita normale.

i casi aacrtati in Cina il 31 agosto sono 10
Cittadini di Whuan in piscina la fine di Agosto 2020

Autore: dauphin72000

Un po' poeta,un po' navigatore, un po' viaggiatore, molto legato alla mia terra e alla sua storia, con uno stato dell'animo che è perennemente presente....la napoletanità.

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