Il trenino da Ventimiglia a Grasseò

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Romantico, bello, comodo ogni giorno trasporta migliaia di passeggeri tra Ventimiglia e l’antica capitale del Ducato dei Lascaris, passando per Montecarlo-Monaco dove al mattino sbarca centinaia di liguri che lavorano nel Principato: chi nel commercio chi nella ristorazione ma nessuno nel comparto statale Monegasco che nonostante le origini Genovesi del capostipite del principato Francesco detto Malizia e la sua appartenenza  politica guelfa , si serve solo di cittadini Francesi per tali funzioni;

I convogli sferragliano per paesaggi meravigliosi allietati dalla costante visione del mare azzurro attraverso colline verdeggianti e passata Nizza e Cannes si arrampicano sul dolce declivio della profumata collina di Grasse dove trovano dimora la ginestra e la lavanda.

Tutto bello e dolce per il turista, piacevole per coloro che si recano al lavoro in un contesto di colori misto alla dolcezza del clima ed ai profumi di cui questo territorio è generoso, ma insieme a loro ogni giorno, compreso i  festivi, c’è in ogni treno un manipolo di disperati che fuggendo dalla miseria e lo squallore di un campo profughi a Ventimiglia, cerca di fuggire verso la speranza, il desiderio di una vita migliore , il realizzarsi di un sogno.

La terra degli anziani colonizzatori appare come un insieme di ricchezze e benessere così come  non molto tempo fa l’Italia sembrava il paese di “Bengodi”per gli Albanesi che captavano con antenne rudimentali le varie televisioni Italiani e relativi messaggi pubblicitari che mostravano solo cosce lunghe e belle macchine; sul più bello, quando pensano di aver finalmente realizzato un sogno, i gendarmi, nella prima stazione del territorio Francese salgono sul trenino, li scovano nei posti più impensati: nel bagagliaio, nei bagni, sotto i sedili, nei vani elettrici e  li rimandano indietro senza tener conto dell’età, del sesso, delle condizioni di salute no: sono solo dei pacchi da rispedire al mittente senza manco dare uno sguardo al contenuto che invero potrebbe essere molto interessante, perché sapete, l’intelligenza e la capacità umana non tiene conto di dove sei nato, come anche la grandezza di Dio.

Qualche volta parlo con questi fratelli sfortunati e cerco di capire fino a che punto deve essere terribile la fame tanto da spingerli ad abbandonare tutto quello che hanno: genitori e figli spesso null’altro, ricordandomi un altro popolo che spogliato di tutto a inizio secolo si ammassava sui bastimenti per raggiungere terre assai lontane.

E loro, poverini, cercano di spiegarmi in Inglese o Francese perché sono andati via , cosa si aspettano dall’Italia, ma da noi nessuno li capisce,  allora vanno in Francia, dove hanno qualche parente di terza generazione o dove, come anche in Inghilterra parlano la loro stessa lingua…Chissà perchè.? Ah dimenticavo le colonie il Commonwealth e i territori d’oltremare….

Il trenino di Ventimiglia, il treno della speranza

 

Il Napoli si sbarazza dell’Udinese e si prepara per la Juventus .

DSCN0405Alla fine anche l’Udinese è passata anche se  non in carrozza come tutti si attendevano. Il Napoli ha sofferto, eccome se ha sofferto. E’ stanco? Non credo nel fisico ma nella testa si, Callejon è un mese che si fa sostituire dalla sua ombra, Hamsik scolastico e senza cazzimma e Insigne che ancora ritiene di doversi incazzare contro il pubblico che con tutti i suoi difetti gli ha permesso di arrivare così in alto dimostrando una mancanza di maturità per liui più difficile da raggiungere che per altri.

Il più concentrato di tutti mi è sembrato Milik  (  non gioca il poverino da due anni per qualche iastemma inviatele da un dio nemico); Rog e Diawara non giocando mai  invece hanno perso la stima dei loro mezzi che pure sono notevoli, per non parlare dello stato di frustrazione in cui versano gli altri panchinari  che se non adeguatamente motivati cadono in depressione dubitando delle loro capacità nel dare calci sensati al pallone.

Io non credo che i pancinari del Napoli siano inadeguati,(tra l’altro molti di loro vanno in Nazionale) ma sono solo vittima di una filosofia che comunque è vincente, sono solo scalognati…

Il Fato si sé molto divertito con i calciatori del Napoli facendosi chiatte risate

Il primo ad essere beneficiato è stato Mertens che se non fosse stato per l’infortunio di Milik starebbe ancora a smadonnare con Insigne per un posto in squadra e Mario Rui che il famoso Fato ha voluto premiare lasciando che  la medesima Iastemma di Milik  cogliesse anche Ghoulam . Se l’algerino non si fosse fatto male forse oggi parleremmo di un nuovo personaggio della famosa serie TV “Chi l’ha visto.” Per dire che la ciorta (buona sorte per coloro che non parlano la lingua) conta, anche per la vittoria finale del campionato il Destino sarà un elemento importante come lo è stato in Lazio Juventus e Napoli Chievo dove addirittura quello che stava giocando peggio  è divenuto Eroe come se..Sinone..fosse divenuto Achille senza voler ovviamente accusare di perfidia il buon Diawara.

Alla fine della storia, se Atene piange Sparta non ride, ed con audacia andiamocela a giocare sapendo che audaces fortuna iuvat

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L’INDISCRETO

P_20170219_121328Mi presento, sono Pasquale, che non vuol dire essere nato a Pasqua ma  coloro che portano il mio stesso nome sono nel 90% dei casi originari del sud dello Stivale. Sono molto orgoglioso e fiero delle mie origini e mi reputo un fortunato per aver avuto i natali in una terra così bella e ricca, tanto da essere abitata sin dalla preistoria ed essere stata da sempre meta di colonizzazioni da parte di quei popoli che cercavano posti belli e gradevoli dove vivere con una natura generosissima,  e un clima amico fino a che qualcuno non ha ritenuto di dover distruggere tutto ciò , ma questa è un ‘altra storia che cercheremo di raccontare a poco poco.

E’ possibile che qualcuno trovi le mie analisi poco obbiettive ma prima dovremmo cercare di capire che cosa è l’obiettività; tanto più un argomento risulterà trattato in modo obbiettivo quanto più sarà vicino al modo di pensare del lettore quindi l’obiettività è un concetto difficile da identificare; piuttosto quello che mi sembra importante è trattare gli argomenti in modo libero, scevro da condizionamenti e costrizioni che sono nemici della verità… Ah la verità anch’essa concetto che assoluto non è perché da sempre essa è l’espressione di varie sfaccettature di un esedra, essa è filtrata attraverso un caleidoscopio del proprio stato d’animo che ne arrivano a mutare l’esistenza sino a che essa possa non coincidere con la realtà o addirittura si arrivi al suo sdoppiamento ovvero a due verità ciascuna diversa dall’altra fondata su un solo dato oggettivo.. che casino che è la vita.

A presto.