
La natura conquista spazio e facendosi aiutare da un agente patogeno si riappropria dei suoi spazi sempre più occupati dall’invasione umana. Ma anche l’uomo è parte della natura ed i suoi spazi, quelli predefiniti, gli appartengono per diritto naturale ed è la stessa natura che gli dona i mezzi: l’intelligenza, innanzitutto, che gli consente di fabbricarsi le armi per sconfiggere i suoi nemici, oltre alla capacità di consentire a quella macchina complessa che è il corpo umano di trovare da solo i rimedi per difendersi da chi cerca di sabotarlo.
Poiché,ahimè non sono uno “scientist”( Dio solo sa se mi sarebbe piaciuto esserlo) in questo momento sono solo un “observer” che comunica le sue osservazioni sperando che qualche scientist, fra i miei pochi e infedeli lettori, (Alberto,Paul, Vincenzo), possa approfondire su basi più solide e concrete di quelle che sono consentite al sottoscritto.
La prima osservazione si basa su un articolo comparso sul sito scientifico Medrxriv che riporto integralmente:
“The novel coronavirus disease-2019 (COVID-19) has been spreading around the world rapidly and declared as a pandemic by WHO. Here, we compared the ABO blood group distribution in 2,173 patients with COVID-19 confirmed by SARS-CoV-2 test from three hospitals in Wuhan and Shenzhen, China with that in normal people from the corresponding regions. The results showed that blood group A was associated with a higher risk for acquiring COVID-19 compared with non-A blood groups, whereas blood group O was associated with a lower risk for the infection compared with non-O blood groups. This is the first observation of an association between the ABO blood type and COVID-19. It should be emphasized, however, that this is an early study with limitations. It would be premature to use this study to guide clinical practice at this time, but it should encourage further investigation of the relationship between the ABO blood group and the COVID-19 susceptibility.”
II^ osservazione :
L’Italia del sud e la Grecia, nonostante alcune aree che sono le più altamente popolate d’Europa, sembrano siano le zone meno colpite d’Europa in termini di percentuale fra abitanti e infettati;
A determinare questi dati è stato certamente il lockdown, quindi il blocco tempestivo prima che il Covid-19 si diffondesse troppo, ma ad agevolare il contenimento del fenomeno ci potrebbero essere altre concause. Secondo il virologo Crisanti, infatti, è forte la speranza che possa aver inciso anche il clima, mentre il campano Perrella sostiene che la causa principale sia stata anche l’immunogenetica. A supporto della sua tesi quest’ultimo cita “uno studio del 2016 dell’Ateneo di Bologna che ha analizzato il Dna di 800 italiani originari di 20 province e ha evidenziato nell’Italia del Sud una risposta potenziata contro i batteri responsabili di tubercolosi e guerra”.
III osservazione
Il grafico di seguito riportato mostra una incidenza di soggetti aventi gruppo sanguigno A ( il più esposto al Covid secondol’articolo di MEDRXVIX del 44%mentre al Sud tale percentuale scende al 19%) Al sud la percentuale dei soggetti con Gruppo Sanguigno O, è del 41%..mentre in Grecia i la percentuale della popolazione con gruppo O è del 44% il gruppo A il 38%
Lungi da me l’idea di formulare qualsiasi ipotesi, intendo solamente condividere le mie osservazioni rivendicando la mia appartenenza ai popoli del Sud che sono secondo la suddivisione del Maestro di Vita e filosofo Luciano De Crescenzo epicurei piuttosto che stoici (oggi i popoli del nord nonostante il contagio spingono per tornare a lavorare mostrando che il fine della vita è il lavoro mentre per i popoli del sud non è che un mezzo per ottenere come fine la vita) Inoltre l’assolutismo stoico piuttosto che il dubbio epicureo ( I nordici Roberto Burioni che parlava di “rischio zero” per l’Italia e Galli che ha parlato di sperimentazione inutile del tocilizumab e il sudista Ascierto che, eroe del dubbio positivo, dice vabbè proviamo ).